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Le Regole del poker

L'obiettivo del poker

Le Regole del poker guidano il giocatore nel raggiungimento del suo obiettivo, ovvero vincere un premio in contanti o in fiches. Per ottenere questo risultato si giocano una serie di turni, entro un lasso temporale definito. Il gioco si conclude quando tutti i giocatori decidono di fermarsi oppure quando al tavolo resta un solo giocatore, e tutti gli altri hanno perso i loro fondi di gioco. Quello che succede in ogni round non ha conseguenze sui round successivi, e viceversa, i round che seguono non possono avere effetto retroattivo sui turni precedenti.

All'inizio dei turni a ogni giocatore viene distribuita una mano composta da cinque carte. In alcuni giochi, come Seven Card Stud Poker, il giocatore seleziona le carte di suo piacimento da un gruppo di carte. Ad ogni round, i giocatori scommettono sulla probabilità di possedere la mano migliore. La puntata viene posta dal giocatore al centro del tavolo da gioco, la somma delle scommesse ammassate viene chiamato “il piatto”. Un giocatore può decidere di passare la mano, ovvero rinunciare a giocare il turno, ma perde qualsiasi somma puntata in quel turno.

Le Regole del poker specificano che il turno si conclude quando, fatta eccezione per uno solo di essi, tutti i giocatori passano la mano, e così al solo partecipante rimasto in gioco spetta il piatto, oppure si conclude quando si arriva allo showdown: i giocatori ancora in gioco scoprono le proprie carte rendendo pubblica la propria mano. La vittoria viene assegnata al giocatore che possiede la mano migliore.

Nel caso in cui due o più giocatori presentino mani di eguale valore, il piatto viene diviso tra i due in parti uguali.

Nelle versioni High-Low (Alto-Basso) il piatto viene condiviso dal giocatore con la mano migliore e il giocatore che possiede la mano peggiore. In alcuni casi estremi, lo stesso giocatore può vincere con la stessa mano sia high (alto) che low (basso).

Regole Generali

Come tutte le opere di ingegno umano, anche le Regole del poker sono state nel corso degli anni oggetto di tentativi di cambiamento. Ciononostante il nucleo centrale delle Regole del poker non è stato intaccato. Esistono chiaramente delle varianti con regole specifiche, così come esistono casinò sulla terraferma o online che applicano ai propri tavoli delle regole speciali, le regole di base, quelle più importanti e caratteristiche non sono cambiate.

Quella che segue è dunque una presentazione delle Regole del poker così come generalmente applicate e osservate nella maggioranza dei casinò online e sulla terraferma, che chiaramente sono liberi di variare sul nucleo di regole fondamentali.

Il numero dei giocatori

In base al tipo di versione e variante giocata, a una partita da poker possiamo trovare da un minimo di due giocatori a un massimo di 14 giocatori. Le Regole del poker permettono dai giocatori di unirsi a una partita già avviata, ed è per questo motivo che all'inizio della partita viene definito il numero massimo di partecipanti accettati.

Se oltre a un minimo e a un massimo numero di partecipanti le Regole del poker non ci indicano, l'esperienza però ha evidenziato alcune situazioni che si sono trasformate in consuetudini. Ad esempio a Draw poker si suggerisce di non superare un numero di sette giocatori a partita, mentre a Stud poker il limite è spostato a non più di dieci giocatori. Chiaramente, se al tavolo tutti i posti sono occupati, non potranno sedersi altri giocatori, che dovranno eventualmente aspettare che un giocatore abbandoni il tavolo. All'inizio della partita i giocatori possono decidere di non accettare, anche in caso di sedia vuota, nuovi giocatori.

Le carte

A Poker il mazzo di carte è composto da 52 carte. Quella che segue è una descrizione delle carte e delle loro caratteristiche nel poker.

  • Il valore delle carte con figura:

    A, Asso (alto)

    K, Re

    Q, Regina

    J, Fante

  • Il valore delle carte numerate è lo stesso dei numeri rappresentati: 10, 9, 8, 6, 5, 4, 3, 2
  • L'asso, A, può essere usato come valore basso, quindi anche per chiudere una sequenza come 5, 4, 3, 2, A, oppure essere sfruttato nel mezzo di una sequenza di carte come in 2, A, K, Q, J.
  • I semi hanno lo stesso valore e in quanto tali non sono soggetti a una classificazione specifica.
  • Carte Wild

    Qualsiasi carta del mazzo può essere scelta come wild, di comune d'accordo tra i giocatori. Questa carta, wild, ovvero selvaggia, quando in mano al giocatore, può essere essere usata con se fosse qualsiasi altra carda che il giocatore desideri per la sua mano. Alcune scuole di poker sono dell'avviso che on la carta wild il giocatore non possa duplicare il valore di una carta già in suo possesso. Se ad esempio il giocatore ha 4 Assi, non potrà usare la carta wild come quinto Asso. Facciamo un altro esempio, una mano composta da una coppia di K e una coppia di 4, grazie alla carta wild può trasformarsi in un full, e allo stesso modo, con la carta wild un giocatore può trasformare un tris in poker.

    Fino a qualche anno fa il mazzo da poker era spesso composto da 53 carte, e il jolly rappresentava solitamente la carta wild. Con il passare del tempo però, il mazzo da poker standard è diventato quello da 52 carte, e le carte wild per eccellenza sono i 2, chiamati anche deuces. Nel caso in cui si decida per l'immissione in gioco di due sole carte wild, si utilizzano i deuces neri.

    Lo svolgimento della partita

    Prima di tutto bisogna ricordare una regola semplice ma fondamentale: a poker si sposta tutto verso sinistra. Anche il mazziere dunque distribuisce la carte a ciascun giocatore, in senso orario, partendo da colui che è seduto alla sua sinistra. Non solo, ma il turno di scommessa viene passato da ogni giocatore al giocatore che si trova alla sua sinistra. Quando una mano si conclude, il giocatore alla sinistra del precedente croupier diventa il nuovo mazziere.

    La selezione del dealer e il disco

    Quando tutti hanno trovato il loro posto, il primo dealer viene selezionato in base a come si sono seduti i giocatori, eccetto per il banchiere che in questa occasione distribuisce una carta ai giocatori e a se stesso.

    Se due giocatori o più possiedono uguali carte alte, allora il banchiere distribuisce una seconda carta a ognuno di questi giocatori. Il giocatore con la carta più alta in mano sarà il primo mazziere della partita.

    In un casinò dove i giocatori non ricoprono il ruolo di croupier, viene usato un pulsante o un disco per segnalare il giocatore che sarebbe altrimenti il croupier. Il disco viene passato attorno al tavolo per indicare chi sarà il primo giocatore a ricevere le carte, a scommettere per primo e così via. Questo sistema evita inutili discussioni sui turni di ciascun giocatore e giocatrice.

    Gli Antes

    Per rendere il gioco più emozionante, e premiante, molto spesso un numero di fiche vengono messe al centro del tavolo per per 'attivare' il piatto prima della distribuzione delle carte. Questa operazione, chiamata ante, solitamente implica che il giocatore metta una fiche nel piatto prima che inizi la distribuzione delle carte.

    In alcuni casi specifici, il croupier mette nel piatto una fiche per ogni giocatore, se ad esempio ci sono 7 giocatori, sarà il croupier a mettere 7 fiche nel centro del tavolo. Dopo 7 round, l'ante da giocare sarà dello stesso valore. Nonostante anche gli antes siano nel piatto, il croupier solitamente fa attenzione affinché queste fiches non si confondano con quelle legate alle scommesse di ogni giocatore.

    Completato il turno di puntata, il giocatore con la mano migliore vince sia gli antes che le scommesse.

    I Bui

    Può capitare che invece di giocare gli ante, al tavolo si giochi con i bui. Questo tipo di scommessa viene obbligatoriamente giocata dai primi due giocatori alla sinistra del croupier. Il primo giocatore punta dunque una fiche, chiamata ante o piccolo buio.

    Il secondo giocatore più vicino al croupier invece deve puntare una somma più alta, definita precedentemente, ad esempio tre fiche, questa puntata si chiama grande buio. Solamente il terzo giocatore alla sinistra del croupier può scommettere liberamente. Il piccolo e il grande buio sono messi di fronte ai giocatori che li hanno giocati, perché a differenza degli ante, i bui sono considerati vere e proprie scommesse.

    Le Puntate

    Indifferentemente dalla variante o dalla versione di poker giocata, esistono degli appositi “intervalli di puntata” per mettere le fiche sul piatto. Ad ogni intervallo di scommessa troviamo un giocatore che ha il diritto, o l'obbligo di scommettere per primo. I giocatori che seguono il primo, durante il proprio di turno dovranno scegliere una di queste quattro opzioni di puntata:

    1. Puntare

      il giocatore da inizio alle puntate posando delle fiche sul piatto e annunciando il numero di fiche che punta.
    2. Vedere

      Il giocatore decide di puntare lo stesso numero di fiche necessarie per eguagliare la puntata più alta giocata sin qui, conservando il suo interesse nel piatto. Come nel caso della puntata, le Regole del poker specificano che il giocatore deve ad alta voce annunciare di vedere e quale numero di fiche punta sul piatto.
    3. Rilanciare

      Se un giocatore decide di eguagliare il valore della puntata più alta, ma aggiungendo delle fiche. In questo caso annuncia dunque “Vedo con 4 fiche, rilancio di 2 fiche”
    4. Passare la mano

    5. Quando il giocatore si rende conto di non poter vincere, se decide di ridare al mazziere le proprie carte coperte, annuncia di passare la mano e rinuncia a giocare. Il giocatore dunque abbandona le proprie carte, e facendo così perde qualsiasi interesse nei riguardi del piatto e non potrà riavere alcuna fiche di quelle con cui aveva contribuito al piatto. E' tassativo che le carte del giocatore che passa la mano non siano viste dagli altri giocatori perché altrimenti si falserebbe la partita.

    Limiti di puntata

    L'esperienza insegna che per non lasciare la partita “in mano” ai giocatori con più fiche è consigliabile limitare l'importo che il primo giocatore può scommettere, e limitare anche l'importo del rilancio permesso a uno o a tutti i giocatori. Vale la pena anche avere un limite minimo, del valore indicativo di una fiche.

    Anche se il limite massimo è 1, i rilanci chiamati a un tavolo da 4 o cinque giocatori potrebbero far crescere il piatto di 50 fiche già al primo intervallo di puntate. Sempre nell'ottica di non favorire inutilmente i giocatori con più fiche a disposizione, si è soliti stabilire un limite di rilanci permessi allo stesso giocatore nel corso di un intervallo di puntate. Il numero solitamente consigliato è 3 rilanci.

    Il limite variabile

    A Draw Poker il limite massimo può essere più alto dopo essere stati serviti e dunque passare ad esempio da 1 a 2. A Stud Poker nei round finali di puntate il limite potrebbe essere più alto di quello osservato per i primi. A Five Card Stud, si può decidere di osservare un certo limite per i primi tre intervalli, ad esempio del valore di una fiche, e dal quarto intervallo in poi il limite viene spostato ad almeno dieci fiche.

    Puntare al rilancio

    Il giocatore deve rilanciare con il massimo numero di fiche precedentemente messe nel piatto da un altro giocatore. Ad esempio, se immaginiamo un primo giocatore scommettere una fiche, ne consegue che il limite sia di una fiche. Il giocatore successivo che vorrà rilanciare, dovrà mettere sul piatto due fiche, una per vedere e una per rilanciare, e così il nuovo limite sarà diventato due fiche. Dobbiamo ricordare però, che i giocatori non sono obbligati a puntare fino al limite.

    Il limite del piatto

    Probabilmente il sistema che innalza più velocemente il limite, in questo caso il giocatore può decidere di puntare o rilanciare con tante fiche quante ve ne sono nel piatto, comprese le fiche che lui stesso ha usato per vedere la puntata precedente. A un tavolo con 4, 5 giocatori, usando questo sistema è possibile, in soli due round, trasformare un piatto magro da una fiche in uno da ben 1228 fiches.

    Il take out

    Al momento di iniziare una partita a poker, ogni giocatore acquista un certo numero di fiche dal banco. Se ad esempio il numero di fiche d'avvio partita è 50, ovvero il take out, d'ora in poi quando un giocatore vorrà comprare altre fiche, dovrà acquistarne 50 alla volta, e potrà farlo quante volte lo riterrà opportuno.

    Le fiche non possono essere acquistate nel mezzo di un deal e quando il giocatore finisce le sue fiche per poter comprarne di nuove, deve attendere che il deal si concluda con un vincitore. Solo nel caso in cui un giocatore non abbia abbastanza fondi per acquistare il take out minimo ovvero, nel nostro caso, 50 fiche, gli è concesso di comprare un numero di fiche inferiore a 50. Nel caso in cui il giocatore perda anche queste fiche, deve abbandonare la partita.

    Il freeze out

    In questo caso, i giocatori ricevono tutti lo stesso numero di fiche e non possono acquistarne altre nel corso della partita. In altre parole, il freeze out è il limite massimo di fiche che possono essere perse da ogni giocatore.

    Il tapping out

    Per evitare che giocatori “squali” caccino dal tavolo giocatori con meno fiche a disposizione, questi ultimi trovano confronto in una delle Regole del poker, chiamata tapping out.

    Nel caso in cui un giocatore desideri puntare la scommessa precedente, ma non possieda un numero di fiche sufficienti, può puntare tutte le sue fiche e chiamare l'importo che vuole puntare compiendo il tapping out. La scelta del giocatore è espressa agli altri giocatori con l'annuncio “Chiamo 10, e faccio tapping out”.

    Le fiche in eccesso puntate dai giocatori vengono messe in un piatto a parte, il side pot, non solo per separarle dalle altre fiche, ma anche per bilanciare i due piatti. Le fiche puntate in seguito, saranno anch'esse poste nel piatto a parte.

    Il giocatore che ha chiamato tapping out partecipa al deal, avendo come obiettivo il piatto principale, ma senza partecipare alle puntate successive.

    Fino a quando i piatti non sono in equilibrio, i giocatori ancora attivi continuano a puntare nel piatto a parte. Nel caso in cui nuovamente si presenti un giocatore senza il numero di fiche necessario per chiamare, può decidere di fare tapping out e viene formato un nuovo piatto a parte.

    Quando arriva lo showdown, al piatto principale competono tutti i giocatori che non hanno passato la mano, e i giocatori che hanno usato il tapping down. Il piatto a parte viene invece assegnato tra i giocatori che sono rimasti nella partita e hanno contribuito al piatto a parte.

    Qualora un giocatore passa la mano nel corso di un deal sul piatto a parte, non competerà per il piatto principale, anche se ha passato la mano dopo che il piatto principale venisse chiuso.

    Lo showdown

    Dopo aver giocato l'ultimo intervallo dedicato alle puntate, I giocatori rimasti al tavolo (laddove ne sia rimasto più d'uno) appoggiano le proprie carte sul tavolo per mostrarle agli altri presenti e a turno annunciano il tipo di mano costruita. Il giocatore che possiede la mano con valore più alto è il giocatore vincente. Il bon ton del poker invita il vincitore a non impossessarsi del piatto prima che la vittoria sia condivisa da tutti I giocatori.

    Va inoltre segnalato che spesso si possono incontrare, a proposito di bon ton del poker, giocatori che dopo aver osservato la propria sconfitta allo showdown, non sono disposti a presentare le proprie carte, timorosi che tale visione possa permettere agli avversari di capirne meglio le strategie di gioco. Nel caso in cui ci fossero dubbi sulle abitudini dei giocatori che si siedono al tuo tavolo, è preferibile predefinire che regola applicare allo showdown, se cioè sarà obbligatorio mostrare o meno le carte, prima dell'inizio della partita.

    Mani di pari valore

    Se pur di un caso molto insolito si tratti, le Regole del poker hanno definito che quando allo showdown si hanno due mani di pari valore, il piatto dev'essere diviso tra i due giocatori possessori delle mani in questione. Nel caso in cui nella divisione ci si trovi di fronte a una fiche indivisibile, questa andrà all'ultimo dei due giocatori che ha rilanciato per ultimo.